Mondo grappa

“Mondo grappa” non è solo un sito, ma un vero e proprio viaggio all’interno di una dimensione ricca di tradizioni, colori, profumi e sapori diversi. Un percorso che parte dalle tradizioni antiche della nostra terra per poi passare in paesi lontani come gli Stati uniti, la Russia o l’America latina.

Un viaggio che unisce passato e modernità andando ad approfondire in maniera completa, analizzando anche i relativi procedimenti produttivi, di tre principali argomenti cardine: le grappe, i liquori ed i distillati. Ognuno di questi tre argomenti è un micromondo pieno di peculiarità, prodotti straordinari e segreti che si tramandano da tempo.

“Mondo grappa” racchiude in maniera sapiente tutto questo fornendo una spiegazione precisa, ma non incomprensibile, a tutta una serie di prodotti che spesso magari abbiamo incontrato nella nostra quotidianità ma di cui non sapevamo veramente molto.

Scopri tutto sulle Grappe

Esse rappresentano una vera e propria eccellenza solamente italiana. Al riguardo è intervenuto anche un Regolamento europeo, il numero 110 del 2018, definendo la grappa “un acquavita di vinaccia distillata esclusivamente in Italia”. Ciò significa che una grappa potrà solamente derivare da vinacce (bucce degli acini d’uva e semi, gli scarti) coltivate e prodotto in Italia. Di conseguenza, ogni altro prodotto simile, anche se prodotto sul territorio dello stato ma con vinaccia non italiana non potrà godere della denominazione garantita “Grappa”.

Accanto alla generica denominazione che copre tutto il territorio, inoltre, esistono ad oggi 9 IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche) che corrispondono ad altrettante regioni e sottozone che con le loro peculiarità territoriali e climatiche danno vita ad una florida varietà di grappe, ognuna con le proprie caratteristiche distintive in termini di sapori e aromi. Queste regioni sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e la sottozona del Barolo. In seguito, dopo qualche ritrosia, è stata aggiunta nel 2008 la regione Sicilia e la sottozone Marsala. Ognuna di queste regioni e sottozone, dunque, incarnano perfettamente, anche se con caratteristiche differenti, la tradizione e la cultura di produzione artigianale della Grappa.

E’ anche possibile approfondire come esse vengano prodotte e conoscere le caratteristiche delle numerose tipologie di grappe esistenti ad oggi (giovane, invecchiata, barricata, aromatizzata, ecc), insieme alla principali distillerie.

 

Scopri tutto sui Liquori

Eessi consistono in una bevanda alcolica tipicamente dolce a base di un distillato aromatizzato e imbottigliato con zucchero o dolcificanti di vario tipo. La loro aromatizzazione può essere ottenuta tramite l’aggiunta di erbe aromatiche, frutta o frutta secca, fiori, panna o anche fiori. Il termine “liquore” deriva dal latino liquifacere, dissolvere, e nasce per scopi puramente terapeutici grazie all’incontro delle antiche tradizioni arabe di distillazione in cui era uso comune distillare fiori e spezie ma anche frutti mele e limoni, con i primi alambicchi europei.

L’uso più comune del liquore come bevanda alcolica di piacere inizia a farsi strada nel  sedicesimo secolo grazie a Caterina de Medici che lo proponeva ai propri ospiti come simbolo di benvenuto fino ad arrivare agli anni 1800 quando il liquore iniziò a diffondersi in bar e locande. Fondamentale è, inoltre, la distinzione tra liquori e distillati: gli ultimi, infatti, come i primi vengono ottenuti grazie alla distillazione in alambicco di sostanze fermentate, ma non contengono zuccheri e aromi.

 

Scopri tutto sui Distillati

distillati di vinoEssi vengono conosciuti anche come acquaviti, e sono in sostanza una bevanda alcolica ottenuta tramite la distillazione, previa fermentazione alcolica, di prodotti generalmente di origine vegetale come frutta, vino, cereali (come il Calvados), radice. Attraverso il processo di distillazione, infatti, il liquido fermentato viene purificato rimuovendo i componenti di diluizione come l’acqua in modo da aumentare la proporzione di alcool contenuta nel liquido. Per questo motivo il distillato deve essere separato da bevande come birra, vino o sidri in quanto sono entrambi ottenuti da fermentazioni vegetali ma non subiscono nessun processo di distillazione.

Al riguardo la legislazione parla di acquavite come una di quelle bevande che insieme al liquore, ad esempio, rientra nelle cosiddette bevande spiritose, così come definite dal regolamento europeo  (CE) N. 110/2008. In particolare tale regolamento parla di “bevanda spiritosa” riferendosi a quella che può essere ottenuta, sia direttamente tramite la distillazione di un liquido zuccherino fermentato, sia mediante la fusione di una bevanda spiritosa con altre bevande, alcol etilico o altri distillati. A differenza del liquore i distillati non vengono ottenuti miscelando il composto alcolico con zuccheri e prodotti agricoli come erbe o spezie aromatiche, piante, frutta, fiori. L’origine dei distillati combacia con la nascita delle prime tecniche distillatorie, utilizzate già dai babilonesi ed egizi per distillare vino e sidro. Questa tecnica era un patrimonio culturale prettamente egizio che venne nel tempo trasmesso al mondo arabo che ne fece uso esclusivamente medicinale.

Il mondo dei distillati è estremamente vasto e a sua volta si suddivide in tre sub categorie: distillati di vinacce, distillati di mosto d’uva, distillati di vino, di cereali e di frutta. Ognuna di queste categorie possiede le proprie peculiarità e prodotti identificativi (grappe, brandy, cognac, gin, vodka, Armagnac, rhum, ecc).